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Il futuro non è più quello di una volta

Siamo dei giovani di Novara appartenenti ad associazioni, movimenti, partiti che hanno cuore la democrazia e sognano di farla funzionare.

Per anni, in contesti diversi, abbiamo tessuto narrative di collaborazione tra cittadini e istituzioni per il bene comune.

Sfruttando i benefici della diversità reciproca abbiamo scoperto che si possono fare delle cose insieme.
Per questi motivi mettiamo in comune le nostre energie, conoscenze, abilità ed esperienze, per confrontarci sulle questioni più urgenti del nostro tempo. In primis il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali.

Per affrontare questi “temi generatori” abbiamo costruito una due giorni di formazione residenziale per approfondire, incamerare capitale di conoscenza e giocarci la nostra partita dell’adattamento ai tempi nuovi. La due giorni si è svolta fra 12 e 13 settembre a Oleggio, presso la Casa Scout Don Tino Bottarini.

È stata un’occasione importante non solo per conoscerci, ma anche per “contaminarci” con emozioni, idee e relazioni. Per sviluppare “pensiero ecologico”, un pensiero educato alle complessità che sia in grado di costruire un’alternativa politica all’altezza dei tempi.

“Il futuro non è più quello di una volta”. Abbiamo scelto l’ aforisma di Paul Valéry per sottolineare che il futuro nasce dal presente in cui viviamo.
Vedere quello che ancora non c’è. E ciò, precisamente, per cambiare il cambiamento. Affinché il mondo non continui a cambiare senza di noi. Da qui ripartiamo, tutte e tutti insieme.


Benvenuti in Italia- circolo Novara
Fridays for Future Novara
Giovani Democratici


Conoscersi, parlarsi, informarsi, inter-agire: “più abbiamo a che fare gli uni con gli altri, meglio ci comprenderemo”

Con le parole di Alexander Langer si è aperta il 12 settembre la Due Giorni, un momento di formazione ma anche e soprattutto di condivisione, un’occasione per ritrovarsi e stare insieme dopo mesi così particolari. Riflettere sul nostro rapporto con l’altro non significa solo riconoscere le affinità e le differenze tra individui, ma è il presupposto fondamentale per scoprire l’infinito spettro di emozioni che sono alla base di ogni relazione umana.

Proprio su queste emozioni si è soffermato Sergio Manghi, sociologo dei processi culturali e professore presso l’Università di Parma, mettendo in luce come, oggi più che mai, sia necessario adattarsi a nuove forme di convivenza con la consapevolezza che tutti i viventi sono immersi in ambienti comunicativi, anche i virus. Dunque non è più solo il momento di dialogare, di confrontarsi sulle problematiche attuali nel tentativo di trovare una soluzione, ma è forse il momento per cominciare a lavorare davvero insieme, per sostenere con sempre maggiore convinzione gli ideali per cui ci battiamo.

Nella seconda giornata, partendo dal tema della sfida ecologica europea, ne abbiamo affrontato molteplici aspetti grazie alla partecipazione di Davide Mattiello, presidente della Fondazione Benvenuti in Italia, e Jacopo Bencini, policy advisor in Italian Climate Network. Siamo entrati in contatto con i principali obiettivi della campagna ONEurope di cui lo stesso Mattiello è coordinatore, attraverso la quale si chiede l’apertura di una nuova fase costituente verso la Repubblica d’Europa, democratica e federale. Abbiamo approfondito inoltre le modalità con cui i governi interagiscono in un contesto multinazionale di marcate differenze tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo o sottosviluppati. Ne abbiamo tratto una prima importante conoscenza, ossia il legame profondo tra la questione ecologica e la lotta alle disuguaglianze sociali. Infine, prendendo spunto da alcune esperienze locali virtuose, abbiamo provato a immaginare nuovi strumenti di coinvolgimento sociale nella realtà novarese. Tutto ciò rende la Due Giorni una grande potenzialità per lo sviluppo di nuove idee, azioni e finalità comuni.

Grazie al fondamentale contributo di Marzio Marzorati, vicepresidente di Legambiente Lombardia, e Augusto Ferrari, ex assessore regionale alle politiche sociali, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la figura di Alexander Langer. La poliedricità delle sue esperienze è un esempio di forte interconnessione tra militanza politica, attivismo sociale ed elaborazione culturale. Ciò ha reso possibile anche l’ulteriore approfondimento di tematiche come il legame tra dignità umana ed uguaglianza, così come quello tra dedizione a una causa ideale e azione pratica in grado di tradurre gli ideali in elementi concreti.

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